XXXII Giornata Mondiale del Malato: curare il malato curando le relazioni
"Non è bene che l'uomo sia solo" (Gen 2, 18)Domenica 11 febbraio 2024
32ª Giornata Mondiale del Malato: tutti gli eventi nella Diocesi di Ascoli Piceno
“Non è bene che l’uomo sia solo” (Gen 2, 18): CURARE IL MALATO CURANDO LE RELAZIONI. è il tema che Papa Francesco ha affidato al Messaggio per la 32a Giornata Mondiale del Malato.
Un’opportunità “terapeutica” quella della cura delle relazioni soprattutto per chi ogni giorno vive la sofferenza e il dolore in solitudine, non solo per l’insorgere della malattia, ma anche per chi vive il sopruso delle guerre o per chi vive in abbandono l’anzianità.a prima cura di cui abbiamo bisogno nella malattia è la vicinanza piena di compassione e di tenerezza. “Per questo, prendersi cura del malato significa anzitutto prendersi cura delle sue relazioni, di tutte le sue relazioni: con Dio, con gli altri – familiari, amici, operatori sanitari –, col creato, con sé stesso” afferma Papa Francesco nel suo messaggio.
Per mettere in pratica questo insegnamento l’Ufficio Diocesano per la Pastorale della Salute ripropone alla comunità diocesana la tradizionale celebrazione eucaristica – quest’anno in Piazza Immacolata – alle 11,30 anticipata dalla processione con l’effige della Madonna di Lourdes guidata dall’Unitalsi; ma sprona tutte le comunità parrocchiali, con l’aiuto dei ministri straordinari della Santa Comunione, a prendere contatti con i fedeli “fragili” e a stabilire con le comunità relazioni di “vicinanza, piena di compassione e tenerezza” (…) E ai fedeli fragili si rivolge il Santo Padre esortandoli: “A voi, che state vivendo la malattia, passeggera o cronica, vorrei dire: non abbiate vergogna del vostro desiderio di vicinanza e di tenerezza! Non nascondetelo e non pensate mai di essere un peso per gli altri” (Papa Francesco, Messaggio per la 32a Giornata Mondiale del Malato, 10 gennaio 2014).