La speranza non delude. È con queste parole dell’apostolo Paolo che il Vescovo delle Diocesi del Piceno apre una riflessione profonda e attuale sull’importanza della speranza nel nostro tempo. La sua lettera, indirizzata a tutti – credenti, lontani, scettici – vuole essere un appello a riscoprire il valore autentico di questa virtù e ad accogliere il Giubileo come un’opportunità di rinnovamento spirituale e umano.
Viviamo in un’epoca in cui troppe persone preferiscono rifugiarsi nell’illusione piuttosto che affrontare la realtà. Il mondo virtuale offre leggerezza e distrazione, rendendo le relazioni più gestibili e meno impegnative rispetto a quelle reali. Ma cosa accade quando ci fermiamo a riflettere su ciò che sentiamo dentro? Emergono domande profonde, spesso scomode, che rivelano un disagio esistenziale diffuso: una stanchezza sottile e persistente, che non è solo fisica, ma tocca l’anima.
Il Vescovo, insieme ai consigli pastorale delle due Diocesi Picene, ci invita a non rimanere indifferenti. La speranza è una posta in gioco troppo alta perché venga lasciata da parte. Il Giubileo è un’occasione per fermarsi, per ripensare la propria vita, per aprirsi alla possibilità di un cambiamento. Non si tratta di un semplice evento religioso, ma di un tempo di grazia per riscoprire la bellezza della fede, della comunità e della ricerca di senso.
L’invito è rivolto a tutti: chi si sente parte della comunità cristiana, chi se ne è allontanato e chi non l’ha mai conosciuta. Il Giubileo è un cammino che può donare nuova luce e una prospettiva più autentica alla nostra esistenza.
E tu, sei pronto a metterti in cammino come pellegrino di speranza?
